Un salto indietro nel tempo per poter rivivere l’atmosfera che si respirava in una dimora signorile del Rinascimento. Benvenuti a Palazzo Davanzati!
Palazzo Davanzati: il Museo della Casa Fiorentina Antica
Il museo di Palazzo Davanzati a Firenze è uno splendido esempio di dimora fiorentina del Quattrocento. Si trova a Firenze in via di Porta Rossa 9, e rappresenta il momento di passaggio tra la casa-torre medievale e i futuri palazzi rinascimentali.
Venne costruito verso il 1350 dalla famiglia dei Davizzi, su una preesistente casa-torre. Nel 1513 lo acquistarono i Bartolini e, finalmente, nel 1578 lo ricomprò Bernardo Davanzati.
All’esterno la facciata si presenta in bugnato, e mostra i tre livelli di cui il Palazzo si compone: a pianoterra, originariamente, c’era una loggia, quindi un secondo e un terzo piano, e un’altana costruita nel Cinquecento.
Nella facciata sono ancora presenti numerosi erri ed altre strutture in ferro dove si agganciavano drappi di tessuto, gabbie con gli uccellini, mentre ai lati si notano ancora i ferri porta fiaccole o bandiere.
Appena entrati ci accoglie un’atmosfera magica che ci porta subito indietro nel tempo.
Attraversando le diverse stanze del museo abbiamo la sensazione di poter vedere, da un momento all’altro, una bella dama che accoglie i suoi ospiti, la servitù che porta in tavola il mangiare, il signore che entra nel Palazzo, lascia il suo cavallo, e sale le scale per raggiungere la famiglia.
Possiamo sentire le voci degli abitanti dell’epoca, la confusione che regnava al suo interno, l’odore dei cibi che si preparavano in cucina.
Questo, secondo me, è lo spirito giusto per visitare questo tipo di museo.
Bisogna tornare indietro nel tempo ed immergersi nello spirito dell’epoca.
Siete pronti per fare questo viaggio appassionante?
Curiosità sul Museo di Palazzo Davanzati
Vi svelo subito qualche curiosità: all’interno era presente un pozzo, cosa inusuale per l’epoca, da cui si poteva prendere l’acqua da ogni piano e, soprattutto, il palazzo possedeva numerosi bagni o agiatoi, cosa unica e rara per l’epoca.
Altra particolarità: ogni piano presenta le stesse, identiche, stanze a cui si accede dal ballatoio.
Entriamo!
All’ingresso ci accoglie il bel cortile interno. Iniziamo a salire le scale, e affacciamoci nelle sale che si aprono sul ballatoio.
Notiamo subito come, oltre ai mobili, il Palazzo conserva una grande collezione di ceramiche, di pitture e sculture, tutta da scoprire che contribuisce ad accrescere l’interesse del museo e che, inoltre, ci permette di conoscere come erano arredate le dimore dell’epoca rinascimentale.
Entriamo nel grande Salone Madornale.
Questa era una delle sale più importanti del palazzo, in quanto aveva funzioni di rappresentanza: qui si svolgevano feste e banchetti, riunioni importanti, e si facevano accomodare gli ospiti di riguardo.
E’ molto luminosa grazie alla presenza di cinque finestre, chiuse da imposte di legno, chiodate, che hanno sostituito le originali impannate, tele imbevute di olio di trementina o cerate, tese su telai che si aprivano verso l’esterno.
L’arredamento presenta un grande tavolo stile frattino posto al centro della stanza, credenze, ma anche arazzi che abbelliscono le grandi pareti.
Dalla Sala Madornale del primo piano, si accede a due piccole sale che ospitano la splendida collezione di merletti e ricami.
Altra sala degna di nota è quella dei Pappagalli.
Questa sala da giorno è uno degli ambienti più celebri del palazzo.
Il nome ricorda le immagini dei pappagalli dipinti dentro le losanghe che decorano la parete.
Le decorazioni murali erano molto utilizzate all’epoca. Esse imitavano i capiletto che si usavano appendere nelle sale e simulavano una tenda sollevata dal pavimento e appesa in alto per mezzo di anelli.
Il Palazzo riserva tante altre sorprese, come la camera dei pavoni, dove è sistemata una bellissima culla in legno di noce intagliato del XVII secolo.
Museo di Palazzo Davanzati: il secondo piano
Al secondo piano troviamo, oltre al famoso studiolo con le opere dello Scheggia, la celebre Camera della Castellana di Vergy, che ospita uno splendido letto della seconda metà del XVI secolo.
Questa camera da letto presenta, in alto, un fregio che corre per tutte le pareti della sala e che raffigura un racconto tratto dalla Chastelaine de Virgy, scritto verso la metà del XIII secolo da un autore francese. E’ un racconto…d’amore…, ma non ve lo svelo, scopritelo voi … oppure possiamo farlo insieme!
La cucina
Le cucine nei palazzi, un tempo, erano collocate negli ultimi piani per scongiurare i pericoli d’ incendi e, inoltre, per tenere lontani gli odori di cibo dalle sale dei signori. Anche quella del Museo di Palazzo Davanzati non fa eccezione, essendo situata all’ultimo piano.
Entriamo all’interno. Osserviamo il grande camino: immaginiamolo acceso con un grande fuoco che brilla nella semioscurità.
Sopra, agganciata ad un catena, una grande pentola in cui bolle la minestra di cereali che le domestiche stanno preparando per la cena.
Altri cibi sono già pronti sul grande tavolo. Sentiamo il rumore di piatti e di pentole.
Le domestiche, con le guance rosse per il calore, vanno e vengono preparando le pietanze. Tutt’intorno, aromi, carni, frutta, verdura e dolci, attendono di essere disposti nei piatti.
All’interno della cucina c’è anche un angolo dove le donne attendevano ai lavori domestici. Qui, con piccoli telai, rocche e fusi, creavano vestiti e biancheria della casa.
Le pareti presentano schizzi e scritte a carboncino. Due sono di particolare interesse, ma non ve le svelo… !
Come Palazzo Davanzati è diventato Museo
Dopo l’acquisto da parte di Bernardo Davanzati, il palazzo rimase di proprietà della famiglia fino al 1838 quando Carlo, l’ultimo erede, si suicidò buttandosi giù da una finestra del palazzo stesso.
Palazzo Davanzati cadde in rovina nella metà dell’Ottocento; solo nel 1910 venne ripreso in mano dall’antiquario Elia Volpi che non solo lo restaurò, ma anche lo riarredò con mobili antichi originali con l’obbiettivo di ricreare una tipica dimora quattrocentesca.
Nel 1950 venne finalmente acquistato dallo Stato e diventò il Museo della Casa Fiorentina antica.
Ovviamente non vi ho svelato tutto, ci sono molte stanze con relative opere d’arte da conoscere!
Se vi fa piacere possiamo farlo insieme, contattatemi pure e sarò felice di farvi fare un viaggio indietro nel tempo!
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