Il Corridoio Vasariano torna ad essere visitabile dal 21 dicembre 2024. Ripercorriamo la storia di questo importante corridoio aereo.

Firenze, anno 1565.

L’illustre Signore della città, Cosimo I de’ Medici, incarica Giorgio Vasari, suo architetto prediletto, di progettare un corridoio che unisse gli Uffizi a Palazzo Pitti, la nuova residenza del Granduca di Toscana acquistata nel 1549 dalla moglie Eleonora di Toledo.

J. Zucchi (attribuito), Ritratto di Giorgio Vasari, 1571-1574. Firenze, Galleria degli Uffizi
Bronzino, Ritratto di Cosimo I de’ Medici
in armatura, 1545 circa.
Firenze, Galleria degli Uffizi
Bronzino, Ritratto di Eleonora di Toledo con
il figlio Giovanni, 1545 circa.
Firenze, Galleria degli Uffizi

Il grande architetto aretino che già da qualche anno abitava a Firenze nella casa donatagli dai Medici in borgo Santa Croce (oggi Casa Vasari è visitabile), già cinque anni prima, nel 1560, era stato incaricato,

sempre da Cosimo I, di creare un edificio che riunisse in sè le tredici magistrature cittadine, i cosiddetti Uffizi, nel luogo vicino a Palazzo Vecchio in Piazza della Signoria.

Per la realizzazione degli Uffizi vennero smembrati numerosi edifici; fortunatamente si salvò dalla scempio la chiesa di S. Pier Scheraggio, inglobata all’interno del complesso delle nuove Magistrature.

Arriviamo al 1565: in occasione delle nozze del figlio Francesco con Giovanna d’Austria, Cosimo I incarica Vasari di costruire un grande corridoio aereo che doveva unire gli Uffizi alla nuova residenza di Palazzo Pitti: nasce così il Corridoio Vasariano

G. Vasari, Gli Uffizi, dal 1560
Corridioi vasariano: il collegamento con Palazzo Pitti
B. Ammannati, Palazzo Pitti

Il Corridoio Vasariano: una grande via aerea

Pensate che Vasari impiegò solamente cinque mesi per realizzare il Corridoio.

Il Corridoio corre per circa un chilometro sopra Firenze e l’Arno, partendo dagli Uffizi.

E’ un percorso articolato che mostra, in compenso, una vista stupenda.

Il Corridoio Vasariano “entra” nei Palazzi, accerchia la Torre dè Manelli, si affaccia sulla Chiesa di Santa Trinita per arrivare a Pitti e al Giardino dei Boboli.

Percorrerlo significa fare un salto nel passato e godere di una magnifica vista sulla città.

La volontà di Cosimo, all’atto della commissione al Vasari di questo percorso sopraelevato, era quella di avere un percorso che passasse sopra la città, una sorta di via di fuga in sicurezza, che permettesse ai granduchi di muoversi liberamente dalla loro residenza al palazzo del governo.

Il passaggio, inoltre, consentiva uno spostamento molto più rapido rispetto alla carrozza che all’epoca doveva per forza passare dal Ponte di Santa Trinita.

Il cantiere del Corridoio apre il 12 marzo del 1565 e i lavori si concludono il 7 dicembre dello stesso anno: un record per l’epoca!

Qualche curiosità

Come sappiamo il Corridoio Vasariano passa sopra il Ponte Vecchio.

Dovete sapere però, che all’epoca non c’erano le gioiellerie come oggi, bensì il mercato della carne e del pesce.

Al Granduca l’odore che si alzava verso l’alto… dava abbastanza fastidio quindi, con decreto del 27 settembre 1594, Ferdinando I de’ Medici ordina lo spostamento del mercato e al suo posto le botteghe vengono occupate dai gioiellieri.

Ponte Vecchio con le botteghe degli orafi

Altra curiosità: in prossimità della Torre dè Manelli, Vasari trova una certa difficoltà a farci passare il Corridoio per la forte opposizione della famiglia proprietaria della torre: per questo ci gira intorno tramite una serie di beccatelli.

Infine nel 1938 Mussolini, in occasione della visita ufficiale di Hitler in Italia per stringere l’Asse fra Italia e Germania, affascinato dalla vista che si godeva dal Ponte Vecchio, fa realizzare delle finestre panoramiche al centro dello stesso, da cui si gode una vista mozzafiato.

Nel corso del Secondo conflitto mondiale una parte del Corridoio viene gravemente danneggiato dalle bombe e, quindi, restaurato, ed in parte costruito ex-novo.

Descrizione del Corridoio Vasariano

Come detto, il passaggio dall’inizio di Palazzo Vecchio fino alla fine a Palazzo Pitti misura circa 760 mt.

Per la sua creazione, Vasari prende spunto dall’architettura romana antica, in particolare dagli acquedotti, che l’architetto conosce grazie ai frequenti viaggi a Roma.

Il disegno è lineare, molto semplice, a cui si accompagna l’uso di materiali poveri: laterizio per le fasce orizzontali e verticali, la pietra è riservata invece solo alle finestre.

Il Corridoio ha inizio negli appartamenti di Eleonora di Toledo, al secondo piano di Palazzo Vecchio; supera con un cavalcavia via della Ninna, passa sopra il tetto della chiesa di San Pier Scheraggio e si inserisce all’ultimo piano della Galleria degli Uffizi; qui prosegue all’interno del museo, nelle Gallerie che in origine erano un loggiato aperto.

Corridoio Vasariano, il percorso
Corridoio Vasariano: il percorso

Dal corridoio di Ponente, una scalinata scende fino al livello del cavalcavia sul lungarno degli Archibusieri. Continua sopra l’Arno, lo attraversa sopra le botteghe del Ponte Vecchio e scarta la Torre de’ Manelli con un aggetto sui beccatelli.

Corridoio Vasariano: il percorso sopra il Ponte Vecchio
Corridoio Vasariano: il percorso sopra il Ponte Vecchio
Corridoio Vasariano passaggio sopra il ponte vecchio
Il Corridoio Vasariano passa sopra il Ponte Vecchio
corridoio Vasariano verso il Ponte Vecchio
Il Corridoio Vasariano verso il Ponte Vecchio

Il percorso continua scavalcando con un arco via de’ Bardi, passa sopra il loggiato della facciata della chiesa di S. Felicita e, con un balcone protetto protetto da una cancellata per evitare sguardi indiscreti, si affaccia dentro la chiesa per permettere, all’epoca, ai granduchi di assistere alla messa senza scendere in mezzo al popolo.

Prosegue lungo via Guicciardini per approdare al Giardino di Boboli presso la Grotta del Buontalenti ed infine entra a Palazzo Pitti.

Il percorso del Corridoio Vasariano oggi

Acquistando l’apposito biglietto, con il supplemento per il Corridoio Vasariano, la visita inizia all’interno della Galleria degli Uffizi (due ore prima dell’ingresso previsto al Corridoio), per visitare rispettivamente la Galleria delle Statue e delle Pitture: una volta usciti dal corridoio Vasariano non è più possibile rientrare per visitare gli Uffizi.

L’ingresso al Corridoio si trova al primo piano degli Uffizi presso la sala D19-Meeting point.

Si percorre il Corridoio all’interno, (ricordo che un tempo qui erano conservati gli Autoritratti di alcuni dei più grandi artisti dei secoli compresi fra il XVI ed il XX secolo), per uscire presso la Grotta Buontalenti nel giardino di Boboli.

Chi non ha acquistato il biglietto per la visita del Giardino di Boboli o dei Musei di Palazzo Pitti, viene accompagnato fino al Cortile dell’Ammannati per uscire dal complesso museale.

Corridoio Vasariano, interno
Un tempo all’interno del Corridoio Vasariano era conservata la celebre collezione di Autoritratti, oggi spostata, per ragioni conservative, in dodici sale appositamente allestite al primo piano degli Uffizi.

Per informazioni sulle regole della visita e l’acquisto dei biglietti collegarsi al seguente link.

Buona visita a tutti e, se volete visitarlo con me, prenotate la Vostra visita scrivendomi a: silvia@arteapalazzo.it

A presto!

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