Nel XV secolo si utilizzano nuove e più eccentriche versioni degli abiti rispetto al secolo precedente. Cambia molto il modo di comportarsi e le acconciature sono a dir poco eleganti e sorprendenti.
L’abbigliamento del XV secolo, non cambia molto rispetto a quello del Trecento. Quello che cambia di più è il modo di comportarsi e, soprattutto, vengono adottate nuove e più eccentriche versioni degli abiti del secolo precedente.
Gli abiti di base, sia per gli uomini che per le donne, rimangono gli stessi: Il farsetto maschile e la lunga veste femminile che segna in modo elegante il corpo.
Le stoffe utilizzate sono principalmente la seta che, fino ad allora importata dall’Oriente, ora viene imitata con grande abilità dagli artigiani europei; si utilizzano anche il lino, il cotone, la lana.
La nobiltà preferisce i tessuti preziosi come il velluto, il taffetà e la pelliccia, utilizzata sia come guarnizione degli abiti sia come fodera interna.
Si prediligono ancora le tinte brillanti e le stoffe ricamate con motivi floreali.
L’abbigliamento del XV secolo è caratterizzato, inoltre, dall’uso del broccato, del damasco e del velluto.
La moda maschile nel XV secolo
Per tutto il Quattrocento sono due i capi principali della moda maschile: il farsetto e le calze ancora aderenti, ora ad un unico colore.
Verso la metà del secolo, l’houppelande, il lungo e ingombrante cappotto che s’indossava sopra a tutto, è sostituito da una veste più corta che arriva fino al ginocchio circa, ma sempre molto abbondante. Di solito viene confezionato con un tessuto pesante, riccamente decorato, guarnito o foderato con l’ermellino, generalmente sul collo e sui risvolti delle maniche.
Il farsetto, leggermente più corto, ma più imbottito rispetto al secolo precedente, è abbinato a calze nere oppure colorate; le scarpe sono molto appuntite. Pensate che nel secolo precedente, per poter camminare, le punte erano rialzate e fermate sotto il ginocchio!
Acconciature e accessori maschili
I capelli vengono portati lunghi fino alle spalle, alla paggio.
Molte sono le fogge dei cappelli utilizzate: lo chaperon, una corta mantellina dotata di cappuccio, è ancora di moda con il cappuccio che diventa sempre più appuntito: spesso tocca per terra e quindi viene avvolto intorno al collo per evitare di cadere!
Presto si arriva ad utilizzare altri tipi di copricapi come per esempio il roundal, che è una specie di padella di tessuto imbottito e fissato con cuciture su una calotta di stoffa. Al centro viene fissata una sciarpa che ricade sulle spalle.
I gioielli
Per quanto riguarda i gioielli, questi sono spesso destinati alla corte o alla chiesa.
Le collane sono create con gli emblemi dei diversi ordini cavallereschi dei quali il più noto era quello del Toson d’oro.
Spille, bottoni e fibbie sono dei veri e propri gioielli. Pensate che le cinture sono formate da placche d’oro legate insieme, e sono tutte tempestate di pietre preziose!
Si usa, inoltre, portare appesa alla cintura una borsa in pelle, più o meno grande. Per i nobili essa viene confezionata con una stoffa ricca con gemme cucite sopra.
Si usano molto anche i comanderà, piccoli astucci ovali in filigrana che contengono spugne imbevute di profumo, da portare appese alla cintura.
Importanti anche i guanti, confezionati in pelle di camoscio, aderenti, ma col polso morbido. Talvolta le dita dei guanti sono traforate per portare e, quindi, mettere in mostra, gli anelli: immaginate che lusso e che sfarzo, una vera meraviglia!
La moda femminile nel XV secolo
Sebbene l’abbigliamento femminile, così come quello maschile, non raggiunge nel XV secolo la bellezza e la sfarzosità di quello del secolo successivo, gli abiti, molto semplici, sono pur sempre magnifici.
La principale novità nell’abbigliamento femminile sta negli abiti a vita alta: la silhouette diventa sempre più slanciata, il seno meno vistoso.
Per tutto il secolo le donne continuano ad indossare abiti aperti sui fianchi, come nel secolo precedente. Il momento della “vestizione”, è ancora lungo e laborioso.
Immaginate una nobile che si sveglia nel bel letto a baldacchino.
La dama di compagnia, l’aspetta vicino al letto di cui vengono scostate le cortine. La servitù ha già aperto le impannate (pensate la scena all’interno di una delle stanza del Museo di Palazzo Davanzati … !).
La signora si alza, dopo avere indugiato un pò, e la dama le porge i vestiti da indossare: inizia indossando una semplice camicia bianca di cotone o di lino, a cui aggiunge la veste, spesso finemente ricamata, composta da un corpino aderente, con maniche lunghe e attillate a cui si abbina una gonna molto lunga e ampia. Queste gonne, o abiti se erano tutti di un pezzo, hanno la particolarità di essere molto lunghe e fastose. Pensate molto più lunghe dell’altezza di chi le indossava!
Sopra l’abito la donna indossa una sopravveste, confezionata con una stoffa molto preziosa e spesso foderata di pelliccia, anch’essa molto lunga tanto che viene sollevata da terra per camminare.
Lo si vede chiaramente nel celebre dipinto di Van Eyck, dove la donna alza la sopravveste verde riccamente foderata di pelliccia e lascia intravvedere la veste di seta azzurra sottostante: proprio questo particolare dell’abito ha fatto pensare che la sposa fosse in dolce attesa… in realtà era solo la moda dell’epoca!
Le acconciature
Le acconciature sono splendide, quanto tempo vi dedicavano le donne!
Le più belle, a mio avviso, sono quelle in cui si utilizza un velo, su cui spesso vengono cucite perle, che intratteneva l’elaborata acconciatura, come ci mostra Filippo Lippi nella celebre Lippina.
Ma durante il XV secolo nascono acconciature abbastanza ridicole, come per esempio quelle a corna in cui le cuffie raggiungono proporzioni enormi allungandosi anche di trenta centimetri su ogni lato del capo. Come se questo non bastasse, spesso sono sormontate da grandi strutture in fil di ferro, molto simili a corna di mucche, ricoperte di veli …
Le dame si acconciano i capelli anche con una reticella, l’acconciatura a rete, una variante della crespina del secolo precedente (vedi la moda del XIV secolo), ma le cuffie erano molto più vistose con i capelli completamente coperti da una reticella metallica.
Infine, famosissimo, il modello a turbante che lo si ottiene con un rotolo imbottito di tessuto che, messo intorno alla fronte, nasconde completamente i capelli. Il rotolo di velluto viene spesso impreziosito con gioielli e tenuto fermo da un velo legato sotto il mento.
Spesso queste acconciature sono esagerate e raggiungono proporzioni esorbitanti tanto da far ridere i passanti e scatenare critiche a non finire.
Ecco cosa scrisse un religioso dell’epoca:
“ A Parigi durante una processione pubblica a cui aveva preso parte un gran pubblico, accadde che una scimmia saltò sul capo di una dama e, aggrappandosi al suo velo, lo tirò strappandolo dalla testa della malcapitata insieme alla sua parrucca. I presenti si accorsero così che l’elegante acconciatura non era fatta con i suoi capelli e perciò la dama invece di lodi ed ammirazione si ebbe sberleffi e ridicolo”
Citazione tratta da: J. Anderson Black, M. Garland, Storia della Moda, De Agostini
La moda nel XV secolo: conclusioni
Sebbene meno ricca della moda del Cinquecento, la moda del XV secolo rappresenta un momento di transizione fra le forme semplici di quella del secolo precedente e prepara al lusso ed allo sfarzo che esplode in modo copioso nel Cinquecento.
Ma poco importa: ogni secolo racchiude in se stesso uno segreti, passioni, meraviglie, tutte da scoprire.
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