Abiti drappeggiati, ricchi, rendono affascinanti le donne all’epoca del pittore Giovanni Boldini.
La moda a Parigi al tempo di Boldini: dal 1870 a fine secolo
Vi ho parlato in un precedente articolo di Giovanni Boldini, questo straordinario ritrattista al tempo della Belle Époque
Oggi, allora, è d’obbligo parlare della moda al tempo di Boldini, in particolare dal suo arrivo a Parigi a partire dal 1871.
Nel 1870 le parigine portano abiti particolari che, grazie ad alcuni accorgimenti, le rendono particolarmente sensuali.
L’abito vero e proprio è costituito da un corpino molto aderente cui si accompagna una gonna piatta sul davanti e arricciata dietro, dove la stoffa si gonfia su un piccolo pouf formato da diversi strati di crine di cavallo o da un cuscino posto a mò di sella sui reni.
Il vestito tocca terra con un piccolo strascico.
La vita sottile e il corpetto attillato danno alla figura femminile un fascino particolare.
Boldini ha ritratto più volte la sua prima amante, Berthe, con questo tipo di abito, come vediamo nello splendido dipinto Berthe che legge una dedica su un ventaglio eseguito nel 1878.
La graziosa parigina è ritratta con un abito composto da giacca lunga attillata, graziosamente aperta sul davanti da dove esce la rouches della camicetta. La lunga gonna presenta una balza di tessuto arricciata che arriva fino a sotto il ginocchio; dietro si intravede un fiocco creato con l’abbondante quantità di stoffa.
Durante gli anni Settanta del XIX secolo l’arricciatura posteriore degli abiti femminili aumenta di volume.
Per sostenerla si utilizzano pieghe, increspature e, soprattutto, vengono creati diversi tipi di semi – crinoline, di cui il più comune consiste in una gabbia metallica curva che termina ai fianchi e chiusa sul davanti con cinghiette.
I modelli diventano sempre più complessi e, pertanto, bottoni, frange, trecce e nastri diventano sempre più importanti, arricchendo in modo considerevole l’abito.
Di conseguenza, artigiani a industriali iniziano a produrne sempre di più, utilizzando metri e metri di stoffe e nastri.
Le stoffe maggiormente utilizzate sono le sete jacquards, lisce o marezzate, rasi, broccati e velluti.
La moda verso la metà del secolo
Verso la metà del secolo la crinolina inizia a diminuire di volume, ma la nuova linea lo stesso non offrì grande libertà di movimento alle donne.
Il corpetto, sempre attillatissimo, viene ancora tagliato a punta sul davanti e arriva fino ai fianchi, da dove parte la gonna drappeggiata con frange e falde, sempre lunga fino a terra e con un piccolo strascico.
I francesi chiamano questa linea la femme ligotée perchè, pensate, le gambe sono chiuse con strette fasce (tipo quelle dei neonati o delle mummie egiziane), impedendo di camminare velocemente. Infatti i piedi non si vedono e, vedendo arrivare le donne, queste sembravano spinte in avanti da qualche invisibile marchingegno!
Quante volte Boldini ha assistito a queste scene durante le sue passeggiate! Dovete infatti sapere che si appostava apposta in un angolo del Bois, zona di passeggio prediletta dai parigini, per osservare le sue modelle al di fuori delle ore di posa per ritrarle nel modo più naturale possibile, come racconto nel mio romanzo Un soffio di voile.
Una variante dell’abito drappeggiato sui fianchi e con la grande quantità di stoffa tirata dietro, è la polonaise che, incredibile a dirsi, aderisce strettamente al corpo, dalle spalle alle ginocchia stringendo il corpo come una guaina.
Intorno al 1880 si alza un pò l’orlo della gonna e le donne riescono finalmente a camminare con una certa libertà, come ci mostra il dipinto Conversazione al caffè in cui Boldini ritrae Berthe con la contessa De Rasty impegnate in una conversazione sedute al tavolino di un caffè parigino: se guardate con attenzione, riuscite a scorgere gli stivaletti che le donne portano ai piedi.
L’acconciatura prediletta è lo chignon, con i capelli che sono pettinati a formare delle onde e con i riccioli che scendono dalla nuca sulle spalle.
Questi riccioli possono essere finti oppure ottenuti con i capelli strappati dal pettine e raccolti! Al di sopra si appoggiano piccoli cappellini ricoperti di fiori o nastri.
Le amazzoni e la bicicletta
A Parigi, al tempo di Boldini, anche le donne iniziano ad andare a cavallo.
Il completo da amazzone, come ci mostra il pittore nello splendido dipinto in cui ritrae l’attrice Alice Regnault a cavallo, è molto semplice e severo nello stesso tempo.
Una giacchina molto aderente, chiusa da una lunga fila di bottoni, viene indossata sopra una camicetta; completa il tutto una gonna molto lunga, ragion per cui, inizialmente, le donne cavalcano sedute di lato.
Negli anni Novanta dell’Ottocento l’altro sport prediletto è la bicicletta che inizia ad essere utilizzata anche dalle donne.
Sia le donne che gli uomini indossano ampi calzoni chiusi al ginocchio abbinati ad una giacchina attillata, calze di lana e scarpe col tacco basso.
L’ unica differenza è che le donne indossano calzoni più ampi di quelli maschili.
Boldini stesso ama andare in bicicletta e, più di una volta, cadde perchè … impegnato a guardare le signorine che passavano al Bois: a Parigi, infatti, l’alta società ha l’abitudine di incontrarsi al Bois de Boulogne, in quella che diventa famosa come l’ Allée des Vélos, il viale dei velocipedi, come a volte viene scherzosamente chiamato.
Gli abiti da sera
Nulla cambia. Le donne continuano ad indossare i soliti, ingombranti, vestiti costituiti da corpini attillati, drappeggiati con tulle e pizzi, abbinati a gonne coperte da sopragonne dello stesso tessuto, spesso guarnite con fiori artificiali.
Lunghi strascichi partivano dalla vita, creando una silhouette molto elegante.
La moda maschile al tempo di Boldini
Arbitro assoluto della moda al tempo di Boldini è stato il conte di Montesquiou che Boldini frequentava spesso.
Il salotto letterario che il conte teneva nel suo palazzo è testimonianza dello stile di un’epoca straordinaria.
Boldini lo ritrae con un completo color grigio tortora costituito da giacca, panciotto e pantaloni aderenti, con l’inseparabile bastone da passeggio in cui ha fatto incastonare un gioiello appartenuto a Luigi XIV.
Tanto gli abiti da donna sono multicolori, tanto sono a tinta unita quelli maschili.
La caratteristica principale dell’abbigliamento di un gentiluomo è un abito confezionato con ottima stoffa, ben tagliato e di colore nero o scuro.
… Ma come evolverà la moda nel secolo successivo? Continuate a seguirmi e lo scoprirete!
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