Dopo due anni di fermo per la pandemia, finalmente ritorna Lucca Medievale, la splendida manifestazione che rievoca i fasti del Medioevo.
Organizzata dall’Associazione Contrade San Paolino, Lucca Medievale è una rievocazione storica che si è tenuta sabato 4 e domenica 5 giugno al Bastione San Paolino.
Un’amante del Medioevo come me, non poteva assolutamente mancare!
Vi racconto, quindi, uno splendido pomeriggio passato ad immergermi nei fasti di un lontano Medioevo.
Un pomeriggio emozionante
Prima di iniziare a raccontarvi le mie emozioni è d’obbligo menzionare i gruppi che hanno partecipazione a questa 6a edizione.
Sono diversi, infatti, i gruppi di rievocazioni storiche della Toscana che hanno aderito all’iniziativa: la Compagnia delle Sàrtie, il Gonfalone del Drago e i Nobili Balladori da San Barbanaba, tutti provenienti da Firenze e Provincia.
Non sono mancati per l’occasione anche i gruppi provenienti da Lucca, come per esempio gli Sbandieratori e Musici Città di Lucca, l’Historia Lucense, i Grifoni Rampanti e i gruppi lucchesi di Casteldurante.
Il programma è vasto e molto denso.
Corteo storico, l’accampamento militare, il torneo di scherma medievale, la rappresentazione delle Arti e Mestieri medievali, spettacoli di danze storiche, sono solo alcuni degli eventi che si sono susseguiti in questa due giorni densa di appuntamenti.
Appena arrivo, già dalla strada, scorgo in alto le tende montate per rappresentare il villaggio medievale.
Mi dirigo sulle mura, verso il Bastione San Paolino, luogo della manifestazione.
Già in lontananza sento un rullo di tamburi e la musica di sottofondo che introduce nel clima della manifestazione.
Arrivo, e, mano a mano che mi avvicino, tutto diventa più nitido.
Lungo il bastione, nell’accampamento scorgo già i diversi mestieri.
Faccio un rapido giro di ricognizione, ripromettendomi di tornare non appena ho visitato l’interno della Casermetta di San Paolino.
Scelta giustissima.
All’interno c’è una bellissima esposizione di abiti medievali: mi soffermo a guardare ogni dettaglio, onnivora come sono di conoscere tutti i particolari della moda dell’epoca.
D’altronde da anni studio Storia del Costume e adoro parlare della moda dei secoli scorsi.
Se volete approfondire la conoscenza dell’abbigliamento nel Medioevo vi invito a leggere il mio articolo La moda nel XIV secolo nella categoria Moda del blog!
Dentro il villaggio Medievale
Visti tutti i particolari degli abiti esco, e mi dirigo, verso il villaggio per scoprire i dettagli delle Arti e Mestieri dell’epoca.
La prima cosa che noto è la preparazione e la disponibilità dei diversi figuranti.
Molto professionali rispondono a tutte le domande che i visitatori porgono loro.
Come si preparavano i formaggi, le ricette dell’epoca, come si forgiano le armi, le monete e la storia dei colori.
Ecco quest’ultima mi ha colpito in modo particolare.
“La moglie del pittore” ha preparato una “bottega”, dove espone diversi barattolini con i colori, penne d’oca, pergamene … e citando il famoso trattato di Cennino Cennini, spiega i differenti colori e le loro caratteristiche nonchè il ruolo della donna in bottega all’epoca: osservo i volti dei molti bambini che le sono attorno, sono estasiati, anche perchè, molto gentilmente dice loro di toccare i diversi tipi di colori per scoprirne le differenze!
Continuo a camminare e scorgo il fabbro, intento ad affilare una lama, vedo balestre appoggiate ad una staccionata, ancora abiti, il famosissimo gioco dei dadi e, quindi, le monete.
Ritorno ancora sui prodotti della tavola: il pane è davvero invitante!
Lucca Medievale: il corteo storico
Rullo di tamburi in lontananza, il corteo, con la banda, è pronto a partire.
Giocolieri, musici, trampolieri e, ovviamente, diversi figuranti con splendidi abiti iniziano la sfilata.
E’ emozione allo stato puro.
Gli abiti delle cortigiane sono splendidi, in velluto, finemente decorati.
Ci sono tutti.
Donne aristocratiche, con i capelli trattenuti dal rotolo di velluto, oppure con un lungo velo finemente decorato che nasconde l’acconciatura: secondo le regole dell’epoca, le donne sposate e quelle più anziane coprono il capo con il velo e un soggolo, le donne nubili tengono i capelli sciolti: è un segno distintivo per la società.
Le contadine, con i cestini sottobraccio, ci mostrano un’altra categoria sociale, con abiti molto più semplici ma ugualmente ricchi di fascino.
Quindi i bombardieri, con le loro cotte in maglia, costruite con anelli di ferro intrecciati fra di loro.
Non mancano i giullari, con gli abiti variopinti: una vera festa per gli occhi.
Mi perdo a fantasticare. Cerco di andare con la memoria in quel secolo lontano e ricco di fascino.
Mi immedesimo, sento gli odori (a volte non troppo gradevoli a causa della carenza di igiene dell’epoca) della città che vive, si muove, respira.
Percepisco il rumore delle strade, le ruote dei carretti di legno che trasportano le merci, il vocio sommesso degli abitanti di questo lontano passato … .
Un altro rullo di tamburi, mi riporta alla realtà.
Vedo librarsi in aria una bandiera: lo spettacolo degli sbandieratori è iniziato.
Bandiere variopinte si alzano nell’aria, sapientemente “lanciate” e riprese con grande abilità.
Ultimi, emozionanti, momenti
Finito lo spettacolo, riprendo a passeggiare nell’accampamento.
Fra un pò inizia la gara di scherma e i contendenti stanno già indossando le pesanti armature.
Chili e chili di ferro indossati, ad iniziare dalla maglia in ferro, per finire con l’elmo e tutta l’armatura: sembrano delle macchine!
Finchè finiscono di prepararsi, c’è ancora tempo per andare a vedere i falconieri.
Sono i falconieri del Granducato di Toscana e anche loro più tardi si esibiranno in uno splendido spettacolo.
Vedere da vicino questi animali rapaci è un tuffo al cuore.
Sanno di Medioevo. Hanno un eleganza straordinaria.
I falconieri parlano con loro, li “coccolano”, svelano i loro segreti ai curiosi visitatori.
Ma … ecco in lontananza sento delle grida: “Bellosguardo, forza Bellosguardo” : la gara di scherma è iniziata!
Si esibisce la Compagnia dei Grifoni vs Compagnia delle Sàrtie: che tocchi magistrali. Gli arbitri sono attenti allo svolgimento della gara, per assegnare in modo adeguato il punteggio.
La sera avanza, le sorprese non sono ancora finite: i nobili Balladori di San Barnaba si esibiscono in splendide danze con l’accompagnamento musicale dei Folet d’la Marga.
Gli stessi sono i protagonisti dei giochi di fuoco.
Le ore scorrono veloci.
Purtroppo è tempo di andare, l’oscurità della notte avanza e alle 23.00 la città Medievale chiude le sue porte e si addormenta.
Le immagini del pomeriggio sfilano davanti agli occhi e mi fanno compagnia per tutto il tragitto di ritorno.
Penso ai soci delle diverse Associazioni che hanno organizzato questa splendida manifestazione, e va loro un applauso, non solo per l’organizzazione, ma anche per avere eroicamente indossato abiti di lana, velluto, sotto un sole cocente di 30° che non ha risparmiato nessuno.
Il peso delle armature indossate.
Come non dire un sentito grazie a tutti?
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