Splendente di luce il lampadario cattura spesso l’attenzione dei visitatori all’interno dei Musei e dei Palazzi. Ecco un piccolo excursus storico.
Il lampadario è lì, sul soffitto, che splende illuminato da una miriade di luci.
Pende solitario da soffitti spesso decorati da affreschi, o da semplici travi in legno.
Il suo fascino cattura sempre l’attenzione dei visitatori di Castelli, Palazzi, Ville, Case-Museo.
Ripercorriamo insieme un pò della sua storia.
Il Lampadario: le origini
La storia del lampadario evolve come quella dell’uomo e dei diversi stili che si succedono nelle diverse epoche.
La sua etimologia deriva da lampada, oggetto per fare luce.
Le forme più rudimentali sono semplici torce o candele, mentre gli antesignani dei lampadari sono strutture chiuse appese, sui cui bordi sono attaccate delle lampade a olio.
Queste forme sono già presenti nella Toscana del V secolo a. C.
Con il passare del tempo, dalle strutture chiuse sì è passati a dei cerchi, con candele sorrette da bracci che richiamano le punte di una corona.
Il lampadario nel Medioevo
Inizialmente impiegati negli edifici sacri, pensiamo allo splendido lampadario Barbarossa conservato nella Cattedrale di Aquisgrana, dal tardo Medioevo iniziano ad apparire i primi modelli formati da candele disposte a cerchio e sorrette da bracci che confluivano verso un perno centrale fissato in alto.
I primi esemplari sono realizzati in ferro e bronzo, con cui si forgiano anche le prime decorazioni.
E’ così che vengono illuminate le sale degli antichi castelli, in cui la debole ma sensuale luce delle candele, unita insieme all’elegante struttura in ferro, inizia a donare un’atmosfera calda alle grandi e spaziose sale principali dei castelli e fortezze dell’epoca.
Il Rinascimento
La svolta nella realizzazione dei chandelier si ha nel Primo Rinascimento quando, nel 1450 in Italia, viene scoperto il cristallo, ottenuto con l’aggiunta di sodio e manganese al vetro.
Il cristallo inizia a conquistare tutta l’Europa da dove si inizia la sua lavorazione.
La Boemia, all’epoca già rinomata per la produzione e la lavorazione del vetro, accoglie subito la novità, anche se non è da dimenticare la lavorazione del vetro nell’isola di Murano, tanto che le due diventano le maggiori produttrici di lampadari.
Alla fine del XVI secolo, grazie alle committenze dell’aristocrazia, si iniziano ad abbellire i lampadari con raffinati cristalli di rocca che rifrangono maggiormente la luce rispetto al vetro e quindi sono particolarmente belli e preziosi quando brillano.
La svolta nel periodo Barocco
Nel Seicento si ha la svolta completa, il primo vero e proprio cambiamento.
In questo periodo, infatti, si scoprono tutti i segreti per dare vita al cristallo più bello e luminoso mai realizzato prima.
Nasce così il vero e proprio Cristallo di Boemia, ancora oggi il cristallo più pregiato in assoluto.
A caratterizzare questo materiale è la facilità di lavorazione, la sua durezza e un’inconfondibile bellezza.
Nel XVII secolo la produzione di lampadari di cristallo è promossa anche in Francia sotto il regno di Luigi XIV e mano a mano il cristallo di Boemia inizia a sostituire i pendenti in cristallo di Rocca.
Il Barocco apre la strada anche alle decorazioni, che vengono ampliate nel successivo periodo Rococò, dove anche nei lampadari iniziano ad apparire volute asimmetriche, curve, uccelli, foglie e frutta che decorano questi lampadari ormai simbolo del vero e proprio lusso.
Il Lampadario a Venezia
Nel XVIII secolo a Murano i lampadari vengono realizzati con una lavorazione accurata e minuziosa.
Nasce il modello Cà Rezzonico, commissionato dall’omonima famiglia per il suo Palazzo sul Canal Grande.
Il lampadario Rezzonico è un Chandelier ricco di dettagli, che lo fa diventare quasi opulento.
Rispetto al lampadario classico di Murano, costituito da un’unica parte in vetro, il Rezzonico presenta delle bossette in cristallo che ricoprono una struttura in metallo che deve essere molto resistente per supportare un peso abbastanza notevole.
I lampadari veneziani sono costituiti da molti elementi in vetro di piccole dimensioni, e perlopiù colorati dove, nei modelli più antichi, sono tipici i motivi floreale.
Lampadari in stile Maria Teresa
Verso il 1743, in Austria, in onore dell’Imperatrice Maria Teresa, nasce un lampadario che diede vita ad un vero e proprio genere.
E’ un lampadario a sospensione, con telaio in metallo in cui il corpo dorato è impreziosito al centro da un fusto ornamentale in vetro.
Di grande effetto sono i bracci sporgenti e decorati con elementi a forma di goccia realizzati in cristallo di Boemia.
Lampadari in Stile Francese
I Chandeler in Stile Francese hanno una struttura snella con bracci meno sporgenti rispetto a quelli in Stile Maria Teresa,
Sono decorati con prismi in cristallo di Boemia, elementi a forma di goccia e catene.
Proprio la ricca decorazione è un loro segno distintivo tanto che donano grande eleganza ad ogni ambiente in cui vengono inseriti.
Il Lampadario Stile Impero
Gli elementi che richiamano il mondo antico sono tipici di questo Chandelier.
Greche e ghirlande, in raffinato cristallo di Boemia, vengono inserite valorizzando così il rimando storico.
Di solito sono usati per ornare grandi spazi, regalando emozionanti giochi di luce grazie alla rifrazione dei cristalli che lo compongono.
Lampadari Ottocenteschi
Nell’ Ottocento i lampadari sono in bronzo dorato, caratterizzati per un’accurata lavorazione del metallo, che viene cesellato e decorato con una doratura a fuoco.
Questi lampadari di lusso sono dotati di appositi bracci per collocarvi le candele e, in seguito, le lampadine.
Nell’arredameneto della seconda metà del XIX secolo troviamo anche lampadari di cristallo, costituiti da una struttura in metallo e cerchi, legati da catenelle e decorati con gocce, sfere e pendenti in cristallo di Rocca.
Lampadari a Mongolfiera
I Chandelier a Mongolfiera sono costituiti da fili di perle in vetro o elementi ottagonali appesi a una struttura che richiama nella sua forma una cesta: per questo sono chiamati anche sac-à-perle.
L’anello della struttura può essere arricchito con bracci.
La forma classica è priva di bracci e paralumi.
Lampadari Italiani
I Chandelier Italiani hanno come caratteristica principale una decorazione molto accentuata, con complesse lavorazioni della struttura e una predominanza di cristalli e pietre colorate.
Siamo arrivati alla fine di questo piccolo excursus storico: ora non vi resta che andare in qualche Palazzo o Casa Museo e ammirarli dal vivo!
come sempre, a presto!
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